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Settimo San Pietro: Foto mostra esposizione il cammino umano di Caravaggio “L’Urlo e la Luce”

L'Urlo e la Luce, Caravaggio - Settimo San Pietro - 3-10 Novembre 2013 - ParteollaClick

A Settimo San Pietro un grande evento in omaggio al genio di Caravaggio è in corso sino a Domenica 10 Novembre 2013 alla Casa Dessy; una mostra che espone la riproduzione ad alta definizione dì 31 capolavori dell”artista nella forma dì un racconto scandito in cinque capitoli.

Domenica 3 Novembre 2013, all’Oratorio Parrocchiale di Settimo San PietroDon Elenio Abis e la ricercatrice di storia dell’arte moderna dell Universita di Cagliari  Alessandra Pasolini, hanno presentetato la mostra  Carvaggio, “L’urlo e la luce”

La mostra esposizione “L’Urlo e la Luce”, racconta il percorso creativo del pittore Lombardo Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610) negli anni della svolta epocale – tra gli esordi romani e gli ultimi giorni Napoletani, dal 1592 circa al 1610 – attraverso la riproduzione a grandi dimensioni e ad alta definizione digitale di 31 opere, disposte in un percorso non cronologico, ma bensì tematico. Ne viene la possibilità di dare uno sguardo panoramico e sincronico sui capolavori di quegli anni, nella forma di un racconto scandito in cinque capitoli.

Emblematico è già li titolo  “L’urlo e la luce “, a sottolineare icasticamente la “cifra” di un percorso creativo segnato da una sempre più profonda e drammatica ricerca della verità ultima delle cose.

Il visitatore è invitato a immedesimarsi in ciascuna scena e diventarne partecipe, perché in essa si mostra e accade il dramma dell’esistenza: l’urlo, ossìa la problematicità del reale in cui tutto per natura precipiterebbe tragicamente nel nulla se non irrompesse la luce della Grazia a chiamare, convocare e ultimamente salvare.

Dopo la prima stanza, dal titolo “Le pitture etichae” (o comiche), si entra nella seconda, “L’urlo”: i quadri proposti mostrano fortissimi contrasti, sia nelle azioni (occhi sbarrati, teste mozzate) che nei colori (rossonero, bianco-nero, bianco-rosso, vita-morte). Nei dipinti delle altre tre stanze  “La Madre e il Bambino”, “Il Redentore”, “I testimoni”, entra invece, quasi con prepotenza, la luce: luce pittorica, assoluta novità del suo genio, e luce dì Grazia, capace di risollevare l’uomo dal baratro disastrato della sua umanità.

Il “cuore” della mostra sono le tre scene che narrano la vicenda di San Matteo in San Luigi dei Francesi a Roma, uno spettacolo teatrale in tre atti: Matteo chiamato (Vocazione), per un compito (scrivere il Vangelo) e per un destino di gloria (attraverso il martirio).

La mostra è curata dal Professor Roberto Filippetti, già noto al grande pubblico perché da anni percorre l’Italia per introdurre bambini, giovani e adulti all’incontro con la grande arte, letteraria e pittorica.

Questa esposizione si aggiunge alle altre mostre didattiche itineranti prodotte da Itaca, società editrice e dì promozione culturale, di cui Filippetti è curatore: Il Vangelo secondo Giotto. La cappella degli Scrovegni (oltre 70 allestimenti); San Francesco secondo Giotto. Gli affreschi della basilica superiore di Assisi e Van Gogh. Un grande fuoco nel cuore. Si completa così la possibilità di incontrare un ideale trittico di pittori – Giotto, Caravaggio e Van Gogh – che, in altrettanti momenti di svolta epocale, hanno piegato il proprio genio artistico alla “messa in scena” della realtà totale, amorosamente guardata nella sua consistenza fìsica e insieme metafisica.

Immancabili gli obiettivi di ParteollaClick;  che hanno reso omaggio al genio di Caravaggio attraverso questa serie di scatti.

 

Foto Davide Pes e Salvatorangelo Piredda

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Salvatorangelo Piredda

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