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Dolianova: Foto Festa Patronale di San Biagio 2016 con il rito della benedizione della gola

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A Dolianova nei giorni 2 e 3 Febbraio 2016 si sono celebrati, in collaborazione con la Parrocchia di Sicci San Biagio e il Comitato di San Biagio e San Michele, i Festeggiamenti in onore di San Biagio Vescovo e Martire o più comunemente indicati come “Sa Festa de Santu Brai de Friaxu”, il  Patrono del Rione di Sicci San Biagio che quest’anno festeggia l’anniversario dei 1700 anni dal suo Martirio.

San Biagio, nacque a Sebaste in Armenia, medico e sacerdote, in seguito divenne Vescovo. Subì la persecuzione e morì decapitato nel 316 sotto l’Imperatore Licinio. È proprio quest’anno, nel 2016, ricorrono i 1700 anni dal suo Martirio. Il suo miracolo più importante si compì mentre veniva condotto al martirio. Una madre disperata, che portava in braccio un bimbo, si fece largo tra la folla per avvicinarsi al povero Vescovo. Lo implorò supplicandolo di salvare il bambino, il quale aveva una lisca di pesce conficcata in gola e lo stava soffocando. Biagio dunque pose le mani sul capo del bimbo e lo salvò. Per questo motivo San Biagio è invocato contro il mal di gola. È considerato il protettore dei cantanti, dei suonatori di strumenti a fiato, dei banditori e dei cardatori di lana. Tra gli strumenti usati per la sua tortura è necessario ricordare il pettine di ferro, utilizzato per cardare la lana.

Il corredo del Santo presente nella Parrocchia di San Biagio in Dolianova comprende anche il pettine, preparato su commissione, che viene utilizzato nel periodo della festa , in modo penitenziale, soprattutto per scongiurare il mal di gola.

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Il giorno 2 Febbraio è dedicato a “Sa Festa de Sa Candelora”, la Presentazione di Gesù al Tempio e la Purificazione della Vergine Maria.
Il rito è iniziato poco prima delle 17:30 con la distribuzione ai fedeli delle candele. Alle 17:30 è iniziata la funzione con l’ingresso in Chiesa della Priora con la statua di Gesù Bambino tra le braccia, simbolo appunto della Presentazione al Tempio; la Priora è stata accompagnata dalla sue Priorisedde e dalla Priora e Priorisedde dell’anno precedente. La statua di Gesù Bambino è stata appoggiata nelle mani della statua della Madonna. È stata impartita la benedizione delle candele da parte del Sacerdote e l’accensione, ad incominciare dalla candela della Madonna da parte della Priora; così si è nominata la nuova Priora attraverso la consegna della candela accesa e tutti i fedeli hanno acceso le proprie.
Successivamente si è svolta la Processione col Simulacro della Madonna della Candelora accompagnata dal Sacerdote, dai ministranti della Parrocchia, dalla Priora e dalle sue Priorisedde, comprese quelle dell’anno precedente e dai fedeli. A seguire è stata celebrata dal Sacerdote di San Biagio la Santa Messa Solenne animata dal Coro Polifonico “San Biagio” diretto dal Maestro Lucia Porceddu e accompagnato all’organo dal Maestro Nicola Deiana.

Una volta terminati i Riti de Sa Festa de Sa Candelora, sono iniziati i Festeggiamenti in onore del Patrono San Biagio, grazie al Comitato che quest’anno, in occasione dei 1700 anni dal Martirio del Santo ha voluto risollevare le antiche tradizioni di Dolianova. Alle 18:30 è partita dalla Parrocchia la Processione col Simulacro di San Biagio per le vie del paese, dove nei pressi della Chiesetta di Santa Lucia vi è stata la benedizione e l’accensione del falò. Una volta che il Santo in Processione è rientrato in Parrocchia, nell’area in cui si è acceso il falò i festeggiamenti sono continuati con l’offerta da parte del Comitato di vino e fatti fritti e con l’intrattenimento curato da “Is Carrettoneris de Pauli”, maestri di frusta, tra musica e balli.

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Il giorno 3 Febbraio, invece,  è dedicato al Patrono San Biagio.
Alle 7:30 è stata celebrata dal Sacerdote della Parrocchia la Santa Messa. Alle 10 la Solenne Processione per le vie del paese con il Simulacro di San Biagio, accompagnato dal Sacerdote, dai ministranti della Parrocchia, dalle Priore e Priorisedde di Dolianova e dei paesi vicini, comprese quelle dell’anno precedente, dal Gruppo Folk “Is Axrolas” di Dolianova, dai suonatori di canna e dai numerosi fedeli che con il canto del rosario in lingua Sarda hanno pregato e invocato il loro Santo protettore.

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Al rientro della Procciessione è stata celebrata la Santa Messa Solenne, quest’anno, in occasione dei 1700 anni dal Martirio del Santo, officiata dall’Arcivescovo di Cagliari, S. E. Monsignor Arrigo Miglio, e concelebrata dai Sacerdoti delle Parrocchie di San Biagio e San Pantaleo in Dolianova, San Salvatore in Serdiana e San Giacomo Maggiore in Soleminis; animata dal Coro “Inkantos D’Olia”. Nei momenti della Consacrazione è toccante la tradizionale “mina” (una scarica di fuochi artificiali molto forte).

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Alle 18:00 è stata celebrata dal Sacerdote della Parrocchia la Santa Messa, animata dal Coro Parrocchiale.

Durante la giornata 3 Febbraio sono di notevole importanza due riti particolari: la tradizionale benedizione della gola attraverso l’imposizione sul collo di due candele incrociate, benedette in occasione della Festa della Madonna della Candelora, quest’anno durante la Santa Messa Solenne impartita direttamente dall’Arcivescovo, e la distribuzione de “Is Pirichiteddus de Santu Brai”, un dolce tradizionale che viene preparato solo in occasione della festa. Mangiarli significa essere preservati dalle malattie che colpiscono la gola.

ParteollaClick presente a “Sa Festa de Santu Brai de Friaxu” ha immortalato per voi tutti i momenti più suggestivi della festa.

Attrus Annus! (Alessandro Farci)

 

Foto Salvatorangelo Piredda

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Alessandro Farci

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